Sistemi di purificazione dell’aria a confronto

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Negli ambienti confinati l’aria è ricca di sostanze potenzialmente pericolose per la salute, di origine e conformazione diversa.

Alcune di queste tossine si localizzano nei materiali: quelli edilizi con cui è stato costruito l’edificio o sui cui poggiano le fondamenta e quelli di fabbricazione di alcuni arredi. Ci riferiamo in particolare al radon, un gas naturale radioattivo la cui emissione perdura per tutto il ciclo di vita dell’edificio e alla formaldeide,  carcinogeno di categoria 1B ovvero altamente pericoloso per le vie respiratorie (può indurre, nei casi più gravi, forme tumorali).

Un diverso tipo di inquinamento indoor è quello causato dai bioeffluenti dovuti alla fonazione, alla tosse e agli stranuti che provocano la sensazione di aria chiusa e irrespirabile. La combustione è tra le attività umane più inquinanti e si verifica, per esempio, quando cuciniamo alimenti o riscaldiamo l’ambiente.

In questo quadro, che – è bene specificarlo- non è occasionale ma si presenta, con alcune differenze, pressocché in ogni abitazione, la purificazione dell’aria risulta fondamentale per tutelare la respirazione, il buon riposo, la qualità di vita e la salute degli occupanti.

Purificare l’aria significa filtrare le sostanze pericolose con l’obiettivo di eliminarne una grande parte. Il filtraggio può realizzarsi con tecnologie molto diverse tra loro e gli stessi effetti sono in tutto o in parte divergenti.

Non esiste infatti solo la possibilità di una filtrazione fisica, ma si può abbassare la densità di inquinanti anche con tecniche più avanzate, di recente applicazione in questo campo.

Poiché c’è ancora molta confusione su questi argomenti cercheremo di distinguere, qui di seguito, tra la purificazione dell’aria e la sanificazione degli ambienti con l’ozono.

Definizione di purificazione dell’aria

La purificazione dell’aria consiste nella riduzione della concentrazione di COV (composti organici volatili), germi e batteri responsabili dell’indoor pollution e nella eliminazione dei cattivi odori.

In diversi rami dell’industria si ricorre a specifici sistemi di purificazione dell’aria con l’obiettivo di migliorare il tempo trascorso sul luogo di lavoro o di realizzare prodotti e offrire servizi che siano igienici e sicuri per la salute. Si pensi al bisogno di depurazione dell’aria nei contesti medico-ambulatoriali, nei centri veterinari, nelle lavanderie, ma anche nel settore alimentare o della gestione dei rifiuti.

In ambito domestico si ricorre alla purificazione dell’aria a un doppio scopo: da un lato per evitare il primo insorgere di patologie respiratorie e allergie, dall’altro, in presenza di soggetti già deboli o sofferenti di patologie, per scongiurare un aggravamento.

Depurazione dell’aria indoor e differenza con la sanificazione dell’aria

Per depurare l’aria si può ricorrere a mezzi meccanici come i filtri HEPA (ad alta efficienza), confezionati in materiali particolarmente densi, capaci di trattenere anche le microparticelle. La filtrazione si ottiene inoltre con filtri ai carboni attivi, la cui funzione è soprattutto quella di assorbire gli odori indesiderati, compreso il fumo di sigaretta.

I depuratori d’aria più moderni ricorrono anche a tecnologie come l’irraggiamento con radiazione ultravioletta, spesso associate alla purificazione con filtri. Altri modelli agiscono innescando nell’aria reazioni di ossidazione fotocatalitica, o la ionizzazione, responsabile della precipitazione elettrostatica delle tossine, le quali si depositano su superfici e pavimenti invece di essere inalate.

L’ozono è invece un gas naturale e non pericoloso (purché non direttamente respirato) che si usa per ottenere la sanificazione dell’aria. La differenza rispetto la purificazione è che la prima punta a ridurre gli inquinanti come i COV, mentre la sanificazione riesce a uccidere germi, batteri e virus, inattivandoli.

La sanificazione di ambienti con ozono è sicura perché il gas, dopo aver agito per pochi minuti, si trasforma in ossigeno e lascia l’area di azione purificata, sanificata e pienamente respirabile: il processo è quindi del tutto naturale e può anche essere usato in combinazione con i sistemi di purificazione dell’aria.

In conclusione, a seconda del contesto, del livello di inquinamento e di rischio, si dovrebbe scegliere una tecnologia o un’altra, un purificatore o un sanificatore d’aria o, addirittura, decidere per un uso concomitante di tutti questi sistemi.

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