Le sanificazioni con ozono hanno avuto ampia diffusione in tempi recenti, complici le necessità di igienizzazione degli ambienti conseguenti all’emergenza sanitaria mondiale e la precedente qualificazione di questo gas naturale come “presidio medico chirurgico” da parte delle autorità sanitarie. 

La storia dell’ozono e, in particolare, del suo uso in campo ospedaliero ed alimentare, risale in realtà al 1895, quando fu registrato il primo brevetto.

Nel corso del tempo moltissimi sono stati gli studi condotti in tutto il mondo a dimostrazione delle sue qualità battericide e antivirali, in particolare in ambito universitario.

In America diversi enti hanno inserito l’ozono tra gli agenti antimicrobici sicuri “GRAS” (Generally Recognized As Safe), come la Food and Drug Administration (F.D.A), l’USDA (U.S. Department of Agricolture) e l’EPA (Enviromental Protection Agency. 

I vantaggi delle sanificazioni con ozono, tanto in ambito professionale quanto domestico, sono, in effetti, entusiasmanti:

• – la SICUREZZA: l’ozono è un gas naturale non dannoso, che va di gran lungo preferito a sistemi di sanificazione chimica, potenzialmente pericolosi e inquinanti;
• – la PRATICITÁ: l’ozono non deve essere applicato localmente, su una singola superficie o un oggetto, poiché basta saturare l’aria di un ambiente chiuso affinché si depositi ovunque, penetrando in profondità nei tessuti di tappeti, tende ed imbottiti;
• – il RISPETTO DELL’AMBIENTE: l’ozono è ecologico e degrada spontaneamente in ossigeno senza lasciare residui di alcun genere.

Anche se allo stato attuale non esiste alcuna evidenza scientifica in merito all’efficacia delle sanificazioni con ozono nel contrasto del virus SARS-CoV-2, è importante chiarire che a casa o in azienda la sanificazione non può che portare un beneficio. 

Le sanificazioni con ozono vanno dunque considerate come un valido contributo nella riduzione del rischio contagio poiché eliminano non solo dall’aria ma anche da ogni superficie qualsiasi forma di esistenza organica: acari, virus, batteri, muffe e funghi.

Come già accennato uno dei vantaggi delle sanificazioni con ozono consiste nella loro sicurezza per la salute. A differenza di molti disinfettanti e prodotti impiegati per la pulizia e l’igienizzazione, le sanificazioni con ozono non chiamano in causa sostanze pericolose come i COV, “composti organici volatili”, così denominati in quanto si tratta di molecole organiche che hanno la tendenza ad evaporare persino a temperature considerate normali.

Secondo la letteratura scientifica i COV presenti nei detersivi e negli spray detergenti aumentano il rischio di asma e di nuova insorgenza di patologie respiratorie.

Composti organici volatili: elenco

L’elenco dei composti organici volatili include:

• – gli idrocarburi alifatici, che si trovano soprattutto nei combustibili, nei profumi, nelle vernici e negli insetticidi (per esempio il propano, il butano e il limonene);
• – gli alogenoderivati: si incontrano nei pesticidi e negli sgrassatori (è il caso del cloroformio);
• – gli idrocarburi aromatici, che si possono trovare nella colla, nei detersivi, nelle vernici e nelle pitture (come toluene e xilene, spesso usati come detergenti);
• – gli alcoli, presenti nei detergenti, nei disinfettanti e nei cosmetici (etanolo, metanolo…);
• – le aldeidi, contenute nelle resine, nei disinfettanti e negli arredi (la formaldeide ne è l’esempio più classico). 

Studi recenti sui dipendenti degli uffici nei quali vengono effettuate regolarmente pulizie straordinarie a base di detergenti professionali hanno rilevato un consistente aumento dei sintomi di asma. 

Eppure dal momento in cui le preoccupazioni per il rischio contagio da Covid 19 sono entrate a far parte delle routine organizzative aziendali non si può rinunciare ad interventi programmati di disinfezione e sanificazione, quest’ultima è in particolare considerata un obbligo per qualunque datore di lavoro. 

Da quanto detto fin qui sembra però più sicuro effettuare la sanificazione dell’azienda con tecnologie come l’ozono.

Le sanificazioni con ozono richiedono comunque di abbandonare i locali durante il trattamento e arieggiarli dopo il trattamento e prima che vi rientrino le persone, ma il gas, una volta degradato e trasformato in ossigeno, non lascia residui e permette di occupare l’ambiente in totale sicurezza.

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