L’aria è un potente veicolo di allergie, dovute in particolare ai pollini, agli acari della polvere, alla muffa, alle spore e al pelo di animale. A questi si aggiungono alcuni allergeni professionali, causa di allergie sul luogo di lavoro: è il caso della farina per i panificatori, dei coloranti per i parrucchieri o del lattice per gli operatori sanitari.

Molteplici le conseguenze spiacevoli per la nostra salute, in particolare negli ambienti ad alta urbanizzazione. Secondo il Journal of Allergy and Clinical Immunology l’incidenza della rinite allergica sarebbe in Italia pari al 25%-35% mentre una percentuale compresa tra il 5% e il 15% della nostra popolazione soffrirebbe di asma.

Oltre ai tipici fastidi di questi disturbi respiratori (e alla loro interferenza sulla qualità della vita e del sonno) bisogna considerare che gli stessi favoriscono l’insorgenza di altre malattie.

Aumenta per esempio il rischio di una modifica strutturale dei bronchi, con conseguenti cronicizzazioni di broncopneumopatia ostruttiva ed è più alta la probabilità di episodi di insufficienza respiratoria acuta e dispnea.

Ignorare il problema è quindi pericoloso per la nostra salute e per quella dei nostri cari, dei lavoratori o dei clienti, anche perché la soluzione è più accessibile di quanto si pensi: le allergie si possono prevenire e mitigare negli effetti con l’utilizzo di purificatori d’aria.

Come tra poco vedremo i purificatori d’aria sono molto efficaci contro le allergie e si possono utilizzare sia a casa che in ufficio.

Nel primo caso si punterà su un modello che si possa spostare facilmente da un ambiente ad un altro e che sia ricercato anche nel design, nel secondo si preferirà probabilmente un’installazione a muro o a soffitto, idonea ad un funzionamento continuo dell’apparecchio.

Il purificatore d’aria funziona contro gli acari?

Tra i comuni abitanti dell’aria che respiriamo vanno annoverati anche gli acari. Appartenenti alla stessa classe dei ragni (aracnidi) e invisibili all’occhio umano, questi artropodi proliferano in ambienti molto vari come la terra, l’acqua sia dolce che salata, i libri, i materassi, le poltrone e i cuscini.

Si stima che nelle nostre case vivano e si riproducano dai 100 ai 500 esemplari per ogni grammo di polvere.

Ma la tipica sintomatologia allergica collegata agli acari (rinite, congiuntivite, asma, eczema e tosse insistente) non dipende dall’animale, che non morde e non punge, ma è più precisamente scatenata dai suoi rifiuti organici, che contengono una gran quantità di allergeni e si liberano facilmente nell’aria. Qui vengono inalati dalle persone entrando in contatto con apparati ed organi sensibili.

Per ridurre l’esposizione è fondamentale prendersi cura di imbottiti come i divani, le poltrone e i materassi, effettuando magari una sanificazione periodica degli stessi, arieggiare gli ambienti il più possibile, lavare federe e lenzuola con acqua sufficientemente calda e ricorrere a dispositivi di purificazione dell’aria, specie se in casa è presente un soggetto allergico o asmatico.

Il purificatore d’aria è un dispositivo in grado di catturare ed imprigionare dentro di sé la polvere in sospensione e quell’insieme di composti organici volatili, muffe, particolato e batteri che in essa si annidano.

Scegliendo il purificatore d’aria giusto, dotato di un filtro HEPA adeguato (attenzione: ne esitono con diversi livelli di purificazione!), si può effetivamente ridurre il problema delle allergie scatenate dagli acari.

Questo filtro migliora il microclima generale dell’ambiente in cui è utilizzato ed elimina fisicamente la polvere e ogni materiale organico o inorganico in sospensione nell’aria.

La tecnologia ha però fatto passi da gigante ed i moderni purificatori d’aria non sono dotati solo di un sistema di filtrazione ma anche di meccanismi più sofisticati in grado di distruggere completamente il materiale organico catturato.

Ci riferiamo in particolare all’irraggiamento con UV-C e alla fotocatalisi che, combinate con la filtrazione di cui abbiamo già parlato, permette la riduzione degli acari, ma anche di batteri, virus, spore, patogeni e altri allergeni presenti nell’aria.